Renewables: price collapse by 2040 according to Bloomberg

by Claudio Schirro from GreenStyle.it

I costi delle energie rinnovabili crolleranno entro il 2040 secondo il rapporto “New Energy Outlook 2017” diffuso da Bloomberg New Energy Finance. Stando alle stime operate dall’agenzia il taglio al costo del fotovoltaico dovrebbe aggirarsi intorno al 66%, mentre quello dell’eolico risultare compreso tra il 47 (relativo agli impianti su terraferma) e il 71% (riferito ai parchi eolici offshore).

Secondo gli analisti di BNEF la crescita della potenza installata per quanto riguarda le fonti rinnovabili sarà consistente sia per quanto concerne il fotovoltaico, che aumenterà di 14 volte rispetto ai dati attuali, che per il settore eolico, per un aumento stimato di quattro volte in rapporto ai valori 2016.
Positivo anche l’andamento stimato per quanto riguarda capacità installata globale e generazione elettrica, in riferimento al dato cumulativo eolico-solare: si passerà dalle percentuali attuali, rispettivamente del 12 e del 5%, alle ben più alte “quotazioni” del 48 e del 34%.

Le buone notizie sul fronte rinnovabili non si fermano qui, almeno stando alle stime presentate da Bloomberg nel suo “New Energy Outlook 2017″. A beneficiare degli sviluppi futuri e degli investimenti nel fotovoltaico e nell’eolico sarà anche il “costo sul ciclo di vita dell’impianto, tutto incluso”, che si ridurrà del 66% entro il 2040 (rispetto ai valori attuali).
Le fonti fossili andranno incontro a diversi destini. A cominciare dal carbone, il cui addio viene considerato ormai soltanto questione di tempo. Il picco di utilizzo a livello globale all’interno degli impianti termoelettrici è fissato da BNEF al 2026, ma UE e USA ne vedranno il consumo contrarsi già dai prossimi anni; il suo impiego sarà in crescita per qualche anno ancora soltanto in Cina, mentre dalla data citata inizierà il suo declino anche per l’industria energetica del gigante asiatico.
Bloomberg stima invece un ruolo di mero supporto alla flessibilità del sistema elettrico per quanto riguarda il gas naturale, la cui nuova potenza al 2040 toccherà al massimo quota 16%. Non andrà secondo BNEF a sostituirsi a fonti fossili come il carbone, mostrando quindi un peso minore (rispetto a quanto atteso) nella transizione verso le fonti rinnovabili.

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