Level(s): gli stakeholder chiave aderiscono alla fase di test

di Sebastiano Cristoforetti CRISCON ||| Construction Sustainability Consulting

Come ricorderete, se avete letto gli articoli precedenti dei numeri di settembre e novembre 2017 dedicati a Level(s), cui rimandiamo, si tratta del primo common framework di indicatori e metriche per la misura delle prestazioni di sostenibilità degli edifici, residenziali e terziari, nuovi o oggetto di “riqualificazione importante” (major renovation, in Italia troviamo una corrispondenza con le “ristrutturazioni importanti di secondo livello”). Level(s) non è in competizione con i rating system di mercato (LEED®, BREEAM®, DGNB® ecc), stabilendo un reporting tool che può venir incorporato o connesso agli schemi di certificazione. A valle di un percorso largamente partecipato con associazioni e rappresentanti chiave dell’intera filiera delle costruzioni, NGOs, molteplici portatori di interesse di diversi settori, Level(s) è stato pubblicato nell’agosto 2017, ed entra in una fase di applicazione e validazione sperimentale nel biennio 2017-2018.

Abbiamo anticipato nella scorsa edizione di E2B che la Commissione Europea avrebbe riunito oltre 50 key stakeholders il 4 dicembre a Bruxelles per condividere un insieme di iniziative già definite o avviate per la fase di testing di Level(s) e per raffrontare le prospettive di coloro che intendono partecipare alla validazione sperimentale e dettagli operativi con gli addetti del settore. Abbiamo partecipato alla giornata ed al confronto e in questo numero ci proponiamo di darvene un sintetico, personale, aggiornamento.

Per l’Unione Europea Level(s) è lo strumento chiave per la promozione dell’economia circolare e della competitività nel settore delle costruzioni, interessando l’enorme patrimonio edilizio che dovrà essere oggetto di riqualificazioni importanti (ma si applica anche ai nuovi edifici). Come in occasione della Energy Week dello scorso giugno, a fianco dell’ampia rappresentanza della Commissione Europea, Direttorati Generali Ambiente e Crescita (DG ENV, DG GROW), e del Joint Research Center della stessa (JRC), va sottolineato il sostegno nel Parlamento Europeo, qui con Sirpa Pietikäinen, già Ministro dell’Ambiente finlandese. Il ruolo del parlamento è cruciale verso l’approvazione di ambiziose future versioni delle direttive (ad es. EPBD, EED). Si può immaginare all’orizzonte una futura SPBD, una direttiva per le prestazioni di sostenibilità degli edifici.

Protagonisti nel testing di Level(s), come nello sviluppo, saranno i Green Building Council nazionali, in particolare detentori rating system volontari riuniti nella sezione europea del World Green Building Council, che nel mondo riunisce 73 GBC, dei quali 26 in Europa, con oltre 5000 associati. Hanno esposto il proprio impegno DGNB, GBCe, HQE, IGBC, che operano schemi di certificazione, cui si è aggiunto BRE (che opera BREEAM). DGNB, con il rilascio della versione 2018 dei propri rating system per gli edifici verdi, incorporerà la connessione alla reportistica Level(s).

L’industria più avanzata innova promuovendo i green buildings e la standardizzazione tecnica relativa per la misura delle prestazioni di sostenibilità degli edifici e per le caratteristiche dei prodotti. Lo sviluppo di Level(s) ha visto protagonisti come Saint Gobain e Knauf, che vedono nel reporting tool un elemento chiave per la trasformazione del mercato a livello internazionale, adeguatamente flessibile alle specificità locali, e che “testeranno” il sistema in casi pilota: i primi in diversi Paesi, i secondi combinando Level(s) alla certificazione DGNB.

Il contributo multisettoriale a Level(s) e al suo testing, oltre che tramite i GBC, viene direttamente da player di prima grandezza, tra i quali citiamo coloro che hanno presentato piani di adozione sperimentale. Tra le imprese di costruzione Skansa (15.4 Mld € di ricavi 2016) sarà in prima linea, con applicazioni diversificate coerenti con programmi che mirano alla massima sostenibilità considerando energia, emissioni, materiali, acqua. Cruciale il sostegno dei professionisti, rappresentato dall’ACE (Consiglio degli Architetti d’Europa), che, in particolare in Paesi tradizionalmente sensibili, affrontano attivamente una trasformazione della modalità con cui i professionisti creano valore e le sfide della progettazione integrata.

Per cogliere la portata dell’impatto di Level(s) va certamente citato l’intervento della Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo (EBRD) che, anche grazie a Level(s) intende portare rapidamente, dal 33% (2016) al 40% (2020), la percentuale dei progetti green finanziati.

I lavori sono proseguiti entrando nel dettaglio delle modalità applicative della sperimentazione e delle linee guida in elaborazione per le diverse tipologie di impiego, a seconda dei portatori di interesse, e delle fasi di applicazione, dalla progettazione al monitoraggio.

Infine, quattro sessioni collaborative parallele hanno trattato lo stato di preparazione nei diversi Paesi, il ruolo di Level(s) per la diffusione al mainstream, l’adozione nel settore Pubblico, la promozione del sistema. Sottolineiamo come sia chiara e diffusa la consapevolezza che le Pubbliche Amministrazioni dispongano ora di uno strumento decisivo: da un lato adottabile per progetti relativi al proprio patrimonio (nuovo ed esistente), dall’altro per promuovere politiche per la sostenibilità degli edifici per i progetti privati.

Col prossimo numero riprenderemo l’approfondimento dei contenuti tecnici di Level(s). Stay tuned!

Se voleste sapere di più di come aderire al testing di Level(s) potete registrare il vostro interesse presso EU Survey o contattare CRISCON per un approfondimento.

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