Level(s): al via l’applicazione sperimentale in tutta Europa
di Sebastiano Cristoforetti, CRISCON ||| Construction Sustainability Consulting
In questo articolo completiamo il sintetico inquadramento di Level(s), preliminare ad approfondimenti tecnici, che abbiamo introdotto nello scorso numero di Settembre di E2B. Level(s) è il primo common framework di indicatori e metriche per la misura delle prestazioni di sostenibilità degli edifici, residenziali e terziari, nuovi o oggetto di “riqualificazione importante” (major renovation, in Italia troviamo una corrispondenza con le “ristrutturazioni importanti di secondo livello”). Il ruolo predominante del patrimonio immobiliare esistente nel perseguire gli obiettivi europei (e nazionali) al 2020/2030/2050 legati allo sviluppo sostenibile è immediatamente comprensibile se si considera che il 97% degli edifici risulta non possedere oggi un certificato di prestazione energetica di livello A, che il 90% non raggiunge il livello B, che il 75% degli edifici è stato realizzato prima del 1990 (27 anni or sono), quando solo pochi Paesi si erano dotati di regole per l’efficienza energetica degli edifici.
Come abbiamo visto, Level(s) è lo strumento chiave dell’Unione per promuovere l’economia circolare nel settore delle costruzioni, ed in questa direzione stabilisce un reporting framework, non già un nuovo schema di certificazione della sostenibilità, volto a diffondere consapevolezza e capacità tecniche per la trasformazione del mercato delle costruzioni verso edifici più salubri e confortevoli, meno impattanti sotto il profilo ambientale, con ridotti costi operativi e un elevato valore finanziario futuro. Elaborato sulla base di strumenti e standard esistenti di riferimento, Level(s) non è uno strumento in competizione con i rating systems quali LEED, BREEAM, DGNB et cetera, mira invece a diffondere la sostenibilità su vasta scala, con un percorso graduale. Level(s) compone elementi comuni ai rating system diffusi in Europa, che nella loro evoluzione possono incorporarlo quale core di indicatori e metriche che riflettono le priorità per l’economia circolare dell’Unione e che permettono la comparabilità dei dati tra edifici e/o portfolio, così come tra diverse opzioni progettuali. Inoltre, in quanto core framework, Level(s) non stabilisce obiettivi prestazionali comuni per tutti i Paesi, ma “cosa” e “come” si debba misurare per stabilire un linguaggio comune della sostenibilità. Diversi rating system, laddove applicati, potranno considerare diversamente le medesime prestazioni.
In una prospettiva di medio periodo, Level(s) costituisce la base per l’ampia raccolta coordinata di dati necessaria per le future policy in tema di economia circolare ed efficienza delle risorse e per gli strumenti regolatori che le affiancheranno, per questa ragione presta esplicita attenzione alla qualità dei dati, che tratta a seconda della stessa. In una prospettiva di medio termine, Level(s) costituisce naturalmente il fondamento per l’evoluzione delle future direttive sulle prestazioni energetiche degli edifici (EPBD), ma è anche elemento di grande importanza per lo sviluppo del green public procurement e della evoluzione delle norme armonizzate di prodotto.
Essendo concepito mirando alla larga diffusione dell’uso sostenibile delle risorse naturali nel settore dell’edilizia, Level(s) vuole accompagnare, anche con specifiche linee guida, diverse categorie di destinatari nel necessario relativo percorso di crescita di consapevolezza e capacità. Il framework adotta dunque tre livelli applicativi, con complessità, accuratezza e benefici crescenti: il primo costituisce il grado di ingresso alle valutazioni di base, il secondo sostiene la comparazione di opzioni alternative in termini complessivi ed il terzo permette di considerare diversi scenari futuri e di restringere il gap tra prestazioni stimate e prestazioni reali tenendo in conto costi, rischi ed opportunità futuri.
I 9 indicatori di Level(s) sono concepiti in relazione a 6 macro-obiettivi attorno ai quali evolvere il mercato: emissioni di gas serra lungo il ciclo di vita dell’edificio, efficienza delle risorse e cicli di vita circolari dei materiali, uso efficiente delle risorse idriche, spazi salubri e confortevoli, adattamento e resilienza al cambiamento climatico, costo (e valore) nel ciclo di vita. Per la valutazione della prestazione secondo gli indicatori possono adottarsi livelli dal semplificato sino al “full life cycle assessment” (full LCA). Per il ciclo di vita Level(s) considera 4 strumenti di scenario e 1 strumento di raccolta dati, assieme a una metodologia semplificata per l’LCA stesso. Gli indicatori oggi presenti nelle aree tematiche costituiscono un set cui si potranno aggiungere ulteriori indicatori in futuro, alcuni sono già stati considerati con gli stakeholder che hanno collaborato a questa versione sin dal 2015.
Due sono i percorsi di impiego di Level(s): il primo, diretto, tramite il riferimento alle linee guida del toolkit e l’adozione della reportistica messa a disposizione dalla Commissione; il secondo, indiretto, tramite schemi di valutazione o certificazione, o sistemi di rapporto, specificamente allineati. Il 4 dicembre prossimo, un workshop riunirà 50 organizzazioni a Bruxelles (tra le quali CRISCON) in vista dell’avvio della sperimentazione, aperta a soggetti pubblici e privati nel prossimo biennio.
Se voleste sapere di più di come aderire al testing di Level(s) potete registrare il vostro interesse presso EU Survey o contattare CRISCON (info@criscon.eu) per un approfondimento.