Level(s): un linguaggio comune per la sostenibilità degli edifici in Europa!
di Sebastiano Cristoforetti, Senior Advisor & Consultant- CRISCON I I I Construction Sustainability
Lo scorso agosto la Commissione Europea ha pubblicato “Level(s)”, uno strumento strategico per le politiche dell’Unione che interessano il patrimonio immobiliare, cui qui presentiamo un’introduzione e ci proponiamo di approfondire con una serie di articoli a seguire.
Level(s) costituisce un passaggio chiave per una moltitudine di portatori di interesse nell’evoluzione che dalla efficienza energetica conduce all’implementazione di strategie per l’economia circolare la sostenibilità.
Level(s) è infatti il primo common framework di indicatori e metriche per la misura delle prestazioni di sostenibilità degli edifici, residenziali e terziari. È stato sviluppato, con un percorso i cui passi preliminari risalgono al 2013, dai Direttorati Generali Ambiente e Crescita della Commissione, con la collaborazione del Joint Research Center (JRC) e la partecipazione multi-settoriale di numerosi stakeholder, tra i quali associazioni non governative, associazioni settoriali europee della filiera dell’edilizia, pubbliche amministrazioni e aziende leader come Skanska e Saint Gobain. Hanno collaborato anche detentori di schemi di certificazione della sostenibilità degli edifici presenti sul mercato, la Sustainable Building Alliance ed il World Green Building Council, con il coinvolgimento dei Green Building Council nazionali, tra i quali GBC Italia.
Con l’intento di riassumere i riferimenti chiave di Level(s), il primo si può considerare la Comunicazione della Commissione COM(2012) 433, che ha identificato la roadmap per un’Europa efficiente nell’impiego delle risorse quale punto di partenza per la regolazione e la promozione dell’uso sostenibile delle stesse. La COM(2014) 445 ha quindi approfondito le opportunità per migliorare l’efficienza delle risorse nell’edilizia, con l’obiettivo di ridurre l’impatto degli edifici sull’ambiente incrementandone ad un tempo la resource-efficiency e la competitività del settore delle costruzioni in Europa. La COM(2014) 445 delineava l’obiettivo di una metodologia comune e di indicatori chiave per la misura delle prestazioni ambientali lungo il ciclo di vita degli edifici, declinandone l’efficienza rispetto all’uso di energia (ed emissioni), acqua e materiali nelle fasi che lo costituiscono.
La COM(2015) 614 ed il piano di azione per l’economia circolare, ha quindi ripreso gli obiettivi precedenti, sottolineando la necessità di significativi miglioramenti del settore che riducano gli impatti ambientali e incrementino la durabilità e la riciclabilità dei componenti edilizi. Più recentemente, la COM(2016) 860 presentava un allegato specifico per l’accelerazione della clean energy negli edifici, ritenuti cruciali per la transizione energetica dell’Unione. Il rapporto della Commissione sulla implementazione del piano di azione per l’economia circolare, COM(2017) 33, conferma la necessità di proseguire speditamente con riferimenti certi per gli investitori e, più in generale, per gli attori economici, onde poter beneficiare tutti i cittadini europei.
In una prospettiva di medio termine, Level(s) costituisce il fondamento per l’evoluzione delle future direttive sulle prestazioni energetiche degli edifici (EPBD), ma è anche elemento di grande importanza per lo sviluppo del green public procurement e della evoluzione delle norme armonizzate di prodotto.
Level(s), open source e liberamente disponibile, non rappresenta, oggi, uno schema di certificazione alternativo a quelli presenti sul mercato, bensì un reporting framework volontario, rivolto alla gran parte del patrimonio immobiliare, e dei portatori di interesse, che per diverse ragioni oggi non sono nella condizione di guardare direttamente alle certificazioni. Focalizzandosi sugli aspetti più importanti delle prestazioni di un edificio, Level(s) offre un accesso a coloro che intendono concretamente indirizzarsi verso i green building anche per la prima volta, con uno strumento che permette di adattarsi alle specifiche esigenze e competenze, per realizzare, acquistare o gestire edifici che consumino meno energia, acqua e materiali, siano più salubri e confortevoli, abbiano ridotti costi operativi e un maggior valore finanziario futuro.
Le finalità di Level(s) sono principalmente l’incremento della consapevolezza e la crescita della domanda di edifici più sostenibili da parte di soggetti pubblici e privati e l’ampia diffusione della conoscenza in tema di efficienza delle risorse a supporto processi decisionali di tutti gli attori lungo la filiera delle costruzioni (domanda) e di proprietari ed investitori.
Level(s), elaborato sulla base di strumenti e standard esistenti di riferimento, non è uno strumento in competizione con i rating systems quali LEED, BREEAM, DGNB et cetera, mira invece a diffondere la sostenibilità su vasta scala, con un percorso graduale. Level(s) compone elementi comuni ai rating system diffusi in Europa, che nella loro evoluzione possono incorporarlo quale core di indicatori e metriche che riflettono le priorità per l’economia circolare dell’Unione e che permettono la comparabilità dei dati tra edifici e/o portfolio, così come tra diverse opzioni progettuali. Inoltre, in quanto core framework, Level(s) non stabilisce obiettivi prestazionali comuni per tutti i Paesi, ma “cosa” e “come” misurare per stabilire un linguaggio comune della sostenibilità. Diversi rating system, ove applicati, potranno premiare diversamente le medesime prestazioni.
In questo senso, Level(s) costituisce la base per l’ampia raccolta coordinata di dati necessaria per le future policy in tema di economia circolare ed efficienza delle risorse e per gli strumenti regolatori che le affiancheranno, per questa ragione presta esplicita attenzione alla qualità dei dati, che tratta a seconda di questa.
Coerentemente con le proprie finalità, Level(s) permette tre diversi gradi (o livelli) nell’applicazione, con complessità, accuratezza e benefici crescenti, di qui il nome del toolkit. Questi livelli corrispondono ad una valutazione di base (L1), ad una valutazione comparativa (L2) e ad una valutazione per l’ottimizzazione (L3). Al crescere dei livelli, crescono parimenti le capacità tecniche necessarie, l’accuratezza e la attendibilità dei dati. Se il primo costituisce il grado di ingresso, il secondo sostiene la comparazione di opzioni alternative in termini complessivi ed il terzo permette di considerare diversi scenari futuri e di restringere il gap tra prestazioni stimate e prestazioni reali tenendo in conto costi, rischi ed opportunità futuri.
I 9 indicatori di Level(s) sono concepiti in relazione a 6 priorità (o macro-obiettivi), suddivisi in 3 aree tematiche:
Prestazione ambientale nel ciclo di vita
- emissioni di gas serra lungo il ciclo di vita dell’edificio,
- efficienza delle risorse e cicli di vita circolari dei materiali,
- uso efficiente delle risorse idriche,
Salute e comfort
- spazi salubri e confortevoli,
Costo, valore e rischio
- adattamento e resilienza al cambiamento climatico,
- costo (e valore) nel ciclo di vita.
Per la valutazione della prestazione secondo gli indicatori possono adottarsi livelli dal semplificato sino al “full life cycle assessment” (full LCA). Per il ciclo di vita Level(s) considera 4 strumenti di scenario e 1 strumento di raccolta dati, assieme a una metodologia semplificata per l’LCA.
Gli indicatori oggi presenti nelle aree tematiche costituiscono un set cui si potranno aggiungere ulteriori indicatori in futuro, alcuni sono già stati considerati con gli stakeholder che hanno collaborato a questa versione sin dal 2015.
Due sono i percorsi di impiego di Level(s): il primo, diretto, tramite il riferimento alle linee guida del toolkit e l’adozione della reportistica messa a disposizione dalla Commissione; il secondo, indiretto, tramite schemi di valutazione o certificazione, o sistemi di rapporto, specificamente allineati.
Come anticipato, il “sistema” Level(s) ha un campo di applicazione considerevolmente esteso: la nuova costruzione o la major renovation di edifici singoli residenziali e ad uso ufficio, sviluppi di molteplici edifici nelle stesse destinazioni d’uso (trattati per tipologia), portfolio di edifici uso ufficio e stock di edifici residenziali. Si considera major renovation un intervento per cui il costo dell’intervento sull’involucro e/o sui sistemi tecnici sia superiore al 25% del valore dell’edificio al netto del valore del terreno su cui è edificato o per cui almeno il 25% della superficie dell’involucro sia oggetto di riqualificazione (in Italia troviamo una corrispondenza con le “ristrutturazioni importanti di secondo livello”).
Level(s) si rivolge, con indicazioni specifiche, a 6 categorie di interessati, con riferimento a progetti e proprietà sia pubblici che privati:
- proprietari, sviluppatori e investitori,
- team di progettazione (architetti e ingegneri),
- imprese di costruzione e demolizione, direttori lavori, lead contractors,
- agenti e valutatori immobiliari,
- gestori immobiliari e facility managers,
- organizzazioni che occupano gli edifici.
Con l’autunno autunno 2017 si apre la fase di applicazione sperimentale di Level(s), della durata di due anni, che da un lato consentirà la elaborazione di una successiva versione pronta per il mercato perché validata tramite il testing, dall’altro porrà le basi per una più ampia adozione dello strumento, anche in relazione agli obiettivi strategici della Commissione Europea ripresi più sopra. Soggetti pubblici e privati possono aderire alla sperimentazione.
Nei prossimi articoli approfondiremo come i diversi portatori di interesse possono adottare Level(s) e quali benefici ne possono ottenere, descriveremo in dettaglio la struttura del reporting tool e considereremo gli indicatori di prestazione che lo compongono area per area. Per chi sin d’ora volesse approfondire Level(s), le parti 1, 2 (la struttura e il funzionamento) e la parte 3 (la valutazione delle prestazioni) sono liberamente scaricabili ai link nel testo. Se voleste sapere di più di come adottare Level(s) nel biennio 2017-19 potete registrare il vostro interesse presso EU Survey o contattare CRISCON per un approfondimento.