C40 Cities: Urban Efficiency II report

di Frankie Downy, Manager del Private Building Efficiency Network di C40

Quando si scende da un treno o un aereo per visitare una città per la prima volta, ci si chiede: sarà all’altezza delle aspettative, sarà come la si vede nei film? Poi lo skyline torreggiante di New York, Hong Kong e Tokyo ti colpisce e ti toglie il fiato. Come un turista tutto ciò è emozionante; tuttavia, visto attraverso la lente di un policy maker con il compito di rendere quegli edifici ad alta efficienza energetica, risulta una prospettiva scoraggiante.

Gli edifici che compongono l’imponente skyline delle nostre città possono rappresentare fino al 75-80% delle emissioni totali di una città. Gli edifici possono anche resistere per oltre 100 anni – molto più a lungo di altre infrastrutture che consumano energia. In realtà, la ricerca di C40 “Deadline 2020” ha rivelato che è il settore dell’edilizia quello in cui si prospetta la più alta percentuale di azioni da intraprendere, di modo che le città possano seguire un percorso coerente con l’accordo di Parigi, e di limitare l’aumento della temperatura globale di 1,5 gradi. La “Deadline 2020” ha anche rivelato che queste azioni devono aver luogo su vasta scala e in un brevissimo lasso di tempo. I prossimi quattro anni saranno fondamentali per fare la differenza.

Attraverso il Private Building Efficiency Network di C40, le città lavorano insieme per migliorare l’efficienza energetica degli edifici commerciali e residenziali esistenti. Nel 2014 diverse città, guidate da Tokyo, hanno sviluppato il report Urban Efficiency: una ricerca globale sulle politiche di efficienza energetica negli edifici urbani. Il rapporto ha incorporato le migliori pratiche provenienti da tutto il mondo, tra cui gli incentivi finanziari, il benchmarking settoriale, e programmi di ottimizzazione degli edifici per sviluppare piani energetici e tabelle di marcia per le città. Altre città hanno utilizzato questo report come una base per favorire l’introduzione di nuove ambiziose politiche energetiche degli edifici o espandere sistemi già di successo. Speriamo che la prossima edizione questo report si rivelerà altrettanto preziosa.

Urban Efficiency II: Seven Innovative City Programmes for Existing Building Energy Efficiency, può servire come base di riferimento per i funzionari delle città che vogliono sviluppare o migliorare le politiche energetiche degli edifici. Ad esempio, città che cercano di istituire regimi di incentivi finanziari possono esplorare il modo in cui la città di Seoul non solo ha creato un regime di sostegno per il programma di prestiti per la riqualificazione edilizia al fine di ridurre l’onere amministrativo per la città e contribuenti, ma ha anche creato ulteriori incentivi per i proprietari di edifici negoziando una riduzione dei costi su misure volte a migliorare l’efficienza energetica, come l’utilizzo di porte e finestre isolanti. Ciò ha portato a 4.200 riqualificazioni di efficienza energetica dal 2012, con un risparmio stimato di 25.841 t CO2.

Quelle città che cercano di inserire programmi di segnalazione delle emissioni di CO2 possono prendere esempio dagli sforzi di Tokyo per coinvolgere piccole e medie entità. Tokyo ha ora 6 volte più organizzazioni che fanno segnalazioni attraverso il programma su base volontaria di Carbon Reduction Reporting rispetto al programma di segnalazioni obbligatorio, grazie ad una varietà di incentivi, come ad esempio l’idoneità a sovvenzioni per la riqualificazione, a crediti sulle imposte e a regimi di sostegno dei prestiti, un’analisi comparativa delle prestazioni dei cittadini e la formazione del personale. Dal 2010 al  2014, il programma ha consentito una riduzione media del consumo di energia elettrica del 18,2% attraverso strutture di segnalazione delle emissioni.

Questi sono solo alcuni degli esempi di buone pratiche evidenziate nel rapporto Urban Efficiency II. Per limitare l’aumento di temperatura globale a 1,5 gradi, tutte le città, non solo le città aderenti a C40, avranno bisogno di agire. C40 e il governo metropolitano di Tokyo (TMG) sono lieti di condividere le lezioni e le analisi di valore in questo rapporto con i responsabili politici di tutto il mondo.

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